La diffusione di droga fra i ragazzi del
Veneto
In questi ultimi tempi si sente spesso parlare, purtroppo, del fenomeno dell’uso della cocaina, della sua diffusione ormai quasi capillare fra la popolazione, si sente parlare di inchieste i cui dati sono particolarmente allarmanti e da cui si capisce che l’uso di questa droga, un tempo considerata quasi esclusiva, sia ormai diventato quasi consuetudinario e quindi ancor più preoccupante.
Proprio in questi giorni è uscita un’ulteriore inchiesta, promossa dalla Regione Veneto, e in particolare da Veneto Sociale, che ci illumina sull’uso di alcol e droga da parte della popolazione della nostra regione.
Questo progetto ha lo scopo di:
- descrivere ed analizzare l’ampiezza del fenomeno dell’uso ed abuso di alcol e droghe illecite;
- quantificare il bisogno di intervento, della domanda e dell’offerta di trattamenti contro questi abusi;
- definire le situazioni di rischio per cercare di prevenirle.
I risultati sono a dir poco sconcertanti:
- la cannabis rappresenta la sostanza illecita più consumata, circa l’8% dei veneti ne fa uso, contro una media nazionale del 7%;
- circa un terzo (33%) degli studenti veneti di 15-19 anni ha sperimentato la cannabis e suoi derivati, se consideriamo solo i 19anni il dato passa al 50%, quindi uno su due ha provato almeno una volta la cannabis, mentre il 25 %, quindi uno su 4, ne fa un consumo regolare.
- Per quanto riguarda la cocaina il 2,1% degli studenti di 16 anni ha già assunto almeno una volta tale sostanza, mentre oltre il 3% dei 19enni di entrambi i sessi continuano ad assumere cocaina;
- Un piccolo dato anche sulle ubriacature, perché tra i giovani adolescenti veneti si rilevano valori superiori alla media nazionale, in particolare se si considerano le studentesse. Il 41,3% degli studenti di 15 anni (in maggioranza sono ragazze!), e quindi al di sotto dell’età legale per la somministrazione di bevande alcoliche, ha già sperimentato almeno un’ubriacatura, quota che passa al 75% se si considerano i 19enni.
Ma al di là di questi dati statistici, ci sono
altri fattori che emergono dalla ricerca e che fanno ancor più riflettere. I
giovani veneti sono infatti consapevoli e informati
dei rischi correlati all’assunzione di sostanze stupefacenti ma questa
informazione non gli impedisce di provare e usare comunque queste sostanze. Una
nota positiva è invece il fatto che l’interessamento da parte dei genitori
sulle attività svolte dai figli nel tempo libero limita l’assunzione di
sostanze stupefacenti. Una quota maggiore di consumatori si rileva infatti fra i giovani che riferiscono assenza di controllo
da parte della propria famiglia.
Parlando invece della popolazione in generale
(fra i 15 e i 44 anni) in un anno, l’8% ha assunto cannabis
10 o più volte mentre l’1,35% ha assunto cocaina per 3 o più volte.
Naturalmente l’abuso di droghe porta poi
all’aumento delle malattie infettive: fra i tossicodipendenti e gli alcoldipedenti sottosti ai test il 9,4% è risultato
positivo al virus dell’HIV, il 40% all’HBV (epatite B) e il 63,3% all’HCV (Epatite
C).
Il numero di decessi correlati alla droga è
invece fortunatamente diminuito arrivando al 3,6% della somma nazionale (che
rimane comunque un dato particolarmente significativo e preoccupante) rispetto
al 9% del 1999.
Quando si parla di droghe e sostanze
stupefacenti è quindi sempre bene essere informati sui rischi che si corre e
sui metodi di protezione contro questi rischi e contro l’uso stesso di queste
sostanze.
Per questo troverete in Chiesa delle “schede
contro la droga” realizzate dal Comitato Vicentino Antidroghe. Prendetele e
leggetele con attenzione, perché, oltre che la descrizione delle droghe e dei
loro effetti, contengono anche utili consigli sia per i genitori che per i
ragazzi per prevenire ed evitare l’uso di droghe, perché per combattere la
droga c’è bisogno della lotta, dell’aiuto e dell’impegno di tutti!
Roberta